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Mostra '?War is Over' Arte e conflitti tra mito e contemporaneità

Dal 6 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019 sarà possibile visitare la mostra "?War is Over" Arte e conflitti tra mito e contemporaneità, presso il MAR di Ravenna. Un'esposizione che si collega idealmente al centenario della conclusione della prima guerra mondiale

E’ davvero l’incubatore della cultura cittadina: il Museo d’arte della città di Ravenna, il Mar, guarda avanti, è un vulcano da cui escono grandi idee insieme all’esplorazione delle tendenze del mondo intero. Spesso partendo proprio da Ravenna, da quello che ha rappresentato, dalla sua storia millenaria, dalla sua profonda cultura. Guardare alla storia, allora, con una speranza ed un timore, per una mostra che evoca tante cose già dal titolo: "?War is over” Arte e conflitti tra mito e contemporaneità. La mostra si sta "allestendo” in questo periodo con la cura di Angela Tecce, storica e critica d’arte e Dirigente del Mibact, e Maurizio Tarantino, direttore del MAR. L’esposizione verrà inaugurata il prossimo 5 ottobre per proiettarsi sino all’anno nuovo, al 13 gennaio 2019.

"L’esposizione si collega idealmente al centenario della conclusione della prima guerra mondiale, proponendo un percorso che, attraverso l’arte di due secoli, riflette sui conflitti non a livello puramente storico ma in maniera più ampia, artistica e poetica, personale e collettiva, estetica ed etica”. Non si vuole scendere solo sul piano storico documentale: altre sarebbero molto più complete di quella ravennate, ma al Mar si intende guardare l’uomo, il soldato, la sua paura, la sua nostalgia, il rapporto con i commilitoni. La voglia di vincere, in un momento, quasi assoluta, l’esaltazione. Ma anche le dinamiche che determinano, dopo, nuove coscienze, non sempre migliori, sia chiaro. Elemento positivo di quella che sarà la mostra più importante dell’anno, vuole essere la spinta a non smettere mai di pensare, alle nuove generazioni, che si stanno allontanando sempre più dal ricordo della guerra, generazioni che iniziano a pensare che la pace non sia un dono da conquistare giorno dopo giorno.

"L’allestimento si avvale di installazioni di Studio Azzurro, che rappresentano un ideale trait-d’union tra i vari temi affrontati e contribuiscono a rendere più affascinante e articolato il percorso espositivo che si snoda attraverso opere e immagini di grande impatto visivo ed evocativo: dal monumento funebre di Guidarello Guidarelli, simbolo delle collezioni del MAR, a Picasso e Rubens, fino ad arrivare ad artisti tra cui spiccano, solo per dirne alcuni, Abramovic, Beuys, Boetti, Burri, Christo, De Chirico, Fabre, Kiefer, Kentridge, Kounellis, Rauschenberg, Warhol.

Nell'ottica della valorizzazione delle collezioni permanenti, nel percorso espositivo della mostra sono presenti anche opere del patrimonio del Mar. Per avere ulteriori informazioni e dettagli sugli orari di apertura della mostra è possibile consultare il sito ufficiale del Mar, dal quale è tratto il particolare di copertina.

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