Sant'Apollinare in Classe

È un vero e proprio godimento per gli occhi e per l'anima poter ammirare la basilica di Sant'Apollinare in Classe di Ravenna. L'opera monumentale, edificata nel VI secolo, presenta tutt'oggi la bellezza di allora, grazie a una imponente opera di costruzione arrivata fino ai giorni nostri, ai mosaici interni che raffigurano vari personaggi storici e biblici e al bel campanile del IX secolo.

Sant'Apollinare in Classe è patrimonio dell'UNESCO, tra i siti più visitati dell'intera penisola e senz'altro il più amato della regione Emilia-Romagna, dato che nel 2015 è stato quello con più accessi: quasi 158 mila persone hanno omaggiato l'opera paleocristiana, la più importante ancor oggi esistente.

Apollinare è stato il primo vescovo di Ravenna, divenuto poi santo. Fu il vescovo Ursicino a volergli dedicare la basilica, costruita da Giuliano Argentario, un finanziere dell'epoca.

Costruita su tre navate, con le colonne che presentano capitelli bizantini, e dotata di un bel campanile del IX secolo, la basilica è ornata da stupendi mosaici, in rappresentanza del periodo più florido del simbolismo bizantino. I mosaici raffigurano varie figure bibliche: da Abele ad Abramo, da San Vitale passando per Costantino IV. Nel catino absidale è presente la figura del Cristo, poco sotto una grande croce. Ogni riferimento è rigorosamente simbolico, colorato e maestoso. Di epoca successiva sono i ritratto degli arcivescovi di Ravenna presenti nei muri della navata centrale, molti dei quali sono stati dipinti durante il XVIII secolo.

Sant'Apolinare in Classe, consacrata nel 549 dal primo arcivescovo Massimiano, è afferente alla Diocesi di Ravenna. Ancora oggi utilizzata per le funzioni religiose, viene spesso presa in considerazione per eventi religiosi speciali, come le messe in latino.

Nella foto: scorcio della facciata e ingresso della basilica Sant'Apollinare in Classe di Ravenna (Emilia-Romagna).