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Duomo di Ravenna

La cattedrale metropolitana della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo: così come le altre opere architettoniche presenti in città, anche il Duomo ha una storia antica e originale

Sopra, la nuova chiesa. A tre metri sottoterra, la vecchia. L'attuale Duomo di Ravenna poggia sopra l'antica basilica Ursiana, nome preso dal fondatore Orso, il vescovo che spostò a Ravenna la sede vescovile. La chiesa attuale, invece, fu ricostruita completamente nel 1700, con alcuni elementi della basilica Ursiana oggi conservati al Museo Arcivescovile di Ravenna.

La cattedrale metropolitana della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo che oggi si ammira nell'antica capitale dell'Impero Romano d'Occidente è stata edificata grazie all'idea progettuale di Giovanni Francesco Buonamici. In stile barocco, la chiesa venne consacrata nel 1749, quattro anni dopo la fine dei lavori. La prima pietra fu posata nel 1734, non prima della demolizione parziale dell'antico luogo di culto.
La distruzione della precedente chiesa non fa storcere il naso solo al pubblico contemporaneo: anche all'epoca la sensibilità verso l'antichità era elevata. Infatti, le polemiche per la perdita dei mosaici furono oggetto di forte discussione. Oggi è rimasta qualche decorazione musiva, come la testa di San Barbaziano, ospitata nel Museo Arcivescovile.

L'edificio antico, consacrato nel 407 e dedicato alla Risurrezione di Gesù, subì un rifacimento delle decorazioni musive nel 1112. La basilica Ursiana era composta da ben 5 navate, occupate dalla nuova costruzione che di navate ne ha 3. Al Duomo di Ravenna furono aggiunte due cappelle laterali: quella destra ospita due sarcofagi paleocristiani. All'esterno La cupola, alta quasi 50 metri, venne affrescata da Andrea e Giovan Battista Barbiani.


Nella foto: veduta dell'esterno della cattedrale metropolitana della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, il Duomo di Ravenna (Emilia-Romagna).

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